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Reg. CE 261/04
Di Giancarlo Ruccia
Bari, 10 novembre 2025 - Quest'anno le cancellazioni deii voli sono tornate a crescere sensibilmente rispetto agli anni precedenti, creando disagio per milioni di viaggiatori e mettendo sotto pressione le compagnie aeree. Questo fenomeno ha interessato sia le tratte nazionali che quelle internazionali, con un impatto particolarmente forte nei periodi di alta stagione e nei principali hub europei.
Le cause principali sono state individuate in un mix di fattori strutturali e contingenti: scioperi improvvisi, condizioni meteo avverse sempre più frequenti a causa del cambiamento climatico, carenza cronica di personale di bordo e di terra, oltre a problemi tecnici e manutentivi non risolti in tempo utile.
Secondo i dati raccolti da Eurocontrol, i primi nove mesi dell’anno hanno registrato un aumento del 18% delle cancellazioni rispetto al 2024, confermando un trend preoccupante per la stabilità del trasporto aereo europeo.
Tra le principali ragioni che hanno portato a un incremento dei voli cancellati nel 2025 troviamo:
Scioperi del personale di volo e di terra
Le proteste, spesso legate al rinnovo dei contratti o alla carenza di personale, hanno inciso fortemente soprattutto in Italia, Francia e Germania. Nei mesi estivi, oltre il 20% delle cancellazioni è stato dovuto a scioperi locali o transnazionali.
Maltempo e fenomeni meteo estremi
Gli eventi climatici intensi, come forti temporali e ondate di calore, hanno determinato chiusure temporanee di piste e rallentamenti delle operazioni aeroportuali.
Congestione del traffico aereo
Il ritorno massiccio dei viaggiatori post-pandemia ha messo a dura prova il sistema europeo, con picchi record di voli giornalieri gestiti da Eurocontrol.
Problemi tecnici e mancanza di personale
La scarsità di tecnici, controllori e personale di bordo ha causato ritardi nelle rotazioni e riprogrammazioni last-minute.
Il Regolamento UE 261/2004 rappresenta uno dei principali strumenti di tutela per i passeggeri aerei all’interno dell’Unione Europea. Questo regolamento stabilisce diritti chiari e vincolanti per i viaggiatori in caso di cancellazioni, ritardi prolungati e negato imbarco, obbligando le compagnie aeree a fornire compensazioni e assistenza. Salvo circostanze eccezionali non imputabili alla compagnia (come eventi meteorologici estremi o emergenze impreviste), il passeggero ha diritto a:
I dati raccolti evidenziano che alcune compagnie hanno registrato tassi più alti di cancellazioni:
Vueling e EasyJet: penalizzate da scioperi in Spagna e Francia;
Ryanair: numerose cancellazioni legate alla congestione dei grandi hub;
ITA Airways: difficoltà operative su tratte interne italiane;
Air France e Lufthansa: proteste del personale e maltempo tra aprile e giugno.
Gli aeroporti più critici in termini di cancellazioni si confermano Londra-Gatwick, Parigi-Orly, Roma-Fiumicino, Barcellona-El Prat e Milano-Malpensa.
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