Turismo in UK: passaporto e obbligo di tampone per viaggiare in sicurezza. Cosa cambia per chi vuole recarsi nel Regno Unito.

Il governo britannico ha introdotto nuove misure per chi intende entrare in UK. A partire dal 1 ottobre 2021, infatti, sono entrate in vigore le recenti disposizioni per i cittadini europei che atterrano nel Regno Unito per andare in vacanza o per motivi di lavoro o studio.

Cosa serve per viaggiare in UK?

La Brexit ha portato a nuove regole per chi vive in Italia o in altri paesi dell’UE. Per recarsi in Inghilterra, Galles, Irlanda del Nord e Scozia non sarà più valido il documento d’ identità ma sarà necessario un passaporto valido. Sarà possibile utilizzare la carta d’identità fino a dicembre 2025 solo se si possiede l’ EU Settlment Scheme, ovvero il programma di residenza per cittadini europei. Il visto è necessario solo per soggiorni superiori a 6 mesi e può essere richiesto sul sito del governo inglese.

Restrizioni Covid: è possibile spostarsi in Inghilterra col Green Pass?

Il 4 ottobre sono variate anche le norme per i viaggi legate all’emergenza Covid-19 per garantire la sicurezza degli spostamenti. Niente più obbligo di test negativo anti-coronavirus alla partenza per chi ha completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni e non ha transitato in uno dei Paesi ad alto rischio. Sarà però necessario mostrare il Green pass, prenotare un test “Day 2” da sostenere due giorni dopo l’arrivo nel paese e munirsi di un modulo di localizzazione passeggeri in cui inserire il codice di prenotazione del tampone.

Molto più complicata la situazione per coloro che hanno ricevuto una sola dose di vaccino. Sarà obbligatorio effettuare il tampone 72 ore prima della partenza, sottoporsi ad un doppio tampone di controllo, entro il 2° e l’8° giorno dall’ l’arrivo nel Regno Unito e, anche in questo caso, compilare il passenger locator form. Inoltre è previsto un periodo di autoisolamento della durata di 10 giorni prima di recarsi in UK.

I rimborsi con No Problem Flights

È possibile dunque tornare finalmente a viaggiare. È bene però, in una situazione di tale incertezza, ottenere l’assistenza adeguata in caso di cancellazione o ritardo dei voli. Le pratiche per far valere i propri diritti possono essere però particolarmente insidiose. Occorre sapere come procedere, a quale ente competente potersi rivolgere, come contattare le compagnie aeree, quale documentazione compilare e a chi inviarla.

Secondo quanto previsto nella Carta dei Diritti del Passeggero, a seguito di una delle circostanze sopra indicate, bisogna compilare un modulo da inviare alla compagnia aerea responsabile del disagio per ottenere l’indennizzo volo. A tale modulo bisogna allegare:

una lettera di richiesta di rimborso (che contenga tutti i requisiti necessari per il risarcimento dei danni da volo);
una copia della carta d'imbarco;
una copia del documento d'identità.
Il risultato di questa procedure articolata è che la maggior parte dei passeggeri rinuncia ad ottenere il proprio rimborso. Con No Problem Flights invece non serve compilare nessun modulo complicato. Tutto ciò che occorre fare è inserire i dettagli del proprio volo e cliccare su “Verifica Indennizzo” per scoprire immediatamente se si ha diritto e a quanto ammonta il proprio indennizzo. No Problem Flights gestirà tutto l’iter burocratico a proprie spese.

Per scoprire a quanto ammonta la compensazione pecuniaria del volo a cui si può avere diritto basta inserire i propri dati nell’apposito modulo di Verifica Indennizzo raggiungibile a questo indirizzo.

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