Di Alberto De Giosa

Bari, 15 dicembre 2025 – Il 2025 si chiude come uno degli anni più complessi e contraddittori per il trasporto aereo europeo degli ultimi tempi. Da un lato, il settore ha confermato una ripresa solida della domanda, con milioni di passeggeri tornati a volare per lavoro e turismo; dall’altro, ritardi, cancellazioni e disservizi hanno continuato a rappresentare una criticità strutturale, incidendo in modo concreto sull’esperienza di viaggio. 

L’aumento del traffico non è sempre stato accompagnato da un adeguato potenziamento delle infrastrutture e del personale, creando un sistema spesso sotto pressione, soprattutto nei periodi di alta stagione e durante i weekend. Scioperi ricorrenti, condizioni meteo sempre più imprevedibili e la gestione complessa degli hub principali hanno contribuito a rendere il 2025 un anno difficile per molti viaggiatori. Analizzare i dati di fine anno, quindi, non significa solo fare un bilancio numerico, ma comprendere le dinamiche che hanno generato i disservizi e valutare quanto questi abbiano inciso sui diritti dei passeggeri in Europa e in Italia.

In questo articolo facciamo il punto sul 2025, con un focus su Europa e Italia, basandoci sui report di Eurocontrol, Flightright e sulle richieste gestite da No Problem Flights.

I numeri del 2025 in Europa

Secondo i dati aggregati a livello europeo:

  • Oltre 7,8 milioni di voli programmati
  • Circa 910.000 voli in ritardo significativo (oltre 15 minuti)
  • Più di 165.000 voli cancellati
  • 1 volo su 7 ha subito un disservizio rilevante

Questi numeri mostrano come, nonostante gli investimenti infrastrutturali e tecnologici, il sistema aereo europeo resti vulnerabile, soprattutto nei periodi di picco.

La situazione in Italia: dati in linea (ma leggermente peggiori)

Il traffico aereo italiano nel 2025 ha seguito un andamento simile a quello europeo, ma con percentuali leggermente più alte di disservizi:

  • Circa 610.000 voli totali
  • 72.000 voli in ritardo (11,8%)
  • 14.400 voli cancellati (2,3%)

L’Italia risente in modo particolare di:

  • forte stagionalità turistica
  • concentrazione del traffico su pochi hub
  • elevata presenza di voli leisure e low-cost

Gli aeroporti più colpiti nel 2025

Tra gli scali che hanno registrato il maggior numero di disservizi troviamo:

In Italia

  • Roma Fiumicino – alto volume di traffico internazionale
  • Milano Malpensa – hub congestionato nei mesi estivi
    Napoli Capodichino – infrastruttura limitata rispetto alla domanda

In Europa

  • Londra Heathrow
  • Parigi Charles de Gaulle
  • Amsterdam Schiphol
  • Barcellona El Prat

Questi aeroporti condividono una caratteristica comune: un traffico elevatissimo e slot molto rigidi, che rendono difficile recuperare eventuali ritardi.

Le principali cause di ritardi e cancellazioni nel 2025

Dall’analisi dei dati emergono quattro fattori chiave:

1. Scioperi

Nel 2025 si sono registrati numerosi scioperi:

  • personale di terra
  • controllori di volo
  • equipaggi di bordo

Particolarmente colpite Francia, Germania, Spagna e Italia.

2. Congestione del traffico aereo

L’aumento dei voli non è stato sempre accompagnato da un adeguato potenziamento delle infrastrutture. Il risultato: ritardi “a cascata”, soprattutto nei weekend e nei mesi estivi.

3. Meteo sempre più estremo

Eventi meteo improvvisi e intensi (temporali, vento forte, nebbia) hanno avuto un impatto crescente, soprattutto in inverno.

4. Carenza di personale

In diversi aeroporti europei, la mancanza di personale qualificato ha portato a:

  • rallentamenti nelle operazioni di imbarco
  • problemi nella gestione bagagli
  • cancellazioni preventive

Cosa significa tutto questo per i passeggeri?

Molti viaggiatori non sanno che una parte consistente dei disservizi del 2025 rientra nei casi coperti dal Regolamento UE 261/2004.

In presenza di:

  • ritardo superiore a 3 ore
  • cancellazione con scarso preavviso
  • overbooking

può spettare un risarcimento fino a 600€, oltre a rimborsi e assistenza.

Dalle richieste ricevute da No Problem Flights emerge che una grande percentuale di passeggeri aventi diritto non presenta mai reclamo, spesso per mancanza di informazioni o per la complessità delle procedure.

Perché analizzare il 2025 è utile anche per il futuro

Il bilancio di fine anno non serve solo a guardare indietro.

Conoscere i numeri del 2025 aiuta a:

  • individuare i periodi più critici per volare
  • scegliere aeroporti e orari meno rischiosi
  • sapere quando e come far valere i propri diritti

Il 2026 si aprirà con sfide simili: traffico in crescita, infrastrutture sotto pressione e un contesto operativo ancora fragile.

Hai volato nel 2025 e subito un disservizio?

Se il tuo volo nel 2025 è stato cancellato o ha subito un forte ritardo, potresti avere diritto a un rimborso o risarcimento.

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