Sì al rimborso se in quarantena 


Quante volte ci è capitato, in questi anni di pandemia, di ricevere la chiamata di un positivo poche ore prima del nostro volo? In questi casi, l’obbligo legislativo e morale di mettersi in quarantena prevale su qualsiasi ulteriore impegno, ancor di più se di piacere. 

Oltre all’amarezza del viaggio sfumato, il passeggero deve fare i conti con le complicazioni burocratiche delle compagnie aeree che rendono non propriamente lineare la richiesta del rimborso. 

Spesso il viaggiatore desiste anche solo dall’informarsi se ha diritto a recuperare i soldi del suo biglietto: li dà sin da subito per persi. 

Il passeggero ha diritto al rimborso se in quarantena?

A rispondere a questa domanda ci pensa la pronuncia di un giudice di Palermo. Il giudice, interrogato da un passeggero che aveva rinunciato al viaggio perché entrato in contatto con un positivo, ha emesso la sentenza n. 858/202 che obbliga la compagnia al rimborso del biglietto. Il principio applicato è quello espresso nel Regolamento Eurounitario 261/04 che riconosce al passeggero il diritto a scegliere se ricevere un voucher (o forme di rimborso simili) o la restituzione dell’importo speso. 

 Ricordiamo, infatti, che durante la pandemia si è lungamente discusso su come bilanciare gli interessi dei passeggeri senza mandare in bancarotta le compagnie aeree, lungamente provate dagli aerei fermi negli aeroporti. I voucher avevano risolto l'impasse. Di fatto, l’allora Ministra dei trasporti Paola De Micheli, aveva fatto inserire nel Decreto Cura Italia la possibilità delle compagnie di emettere voucher convertibili in denaro dopo 12 mesi. 

Questa opzione, però, fino alla pronuncia del giudice, non veniva applicata a coloro che si erano trovati impossibilitati dal partire causa covid. Le compagnie ribattevano che il volo veniva comunque effettuato, a prescindere dal fatto che nel Paese di destinazione o rientrando dal viaggio, fosse previsto un periodo di quarantena. 
Da adesso non sarà più così. 

Cosa succederà ora?

La pronuncia del giudice di Palermo è stata accolta con entusiasmo dai viaggiatori e dalle associazioni a tutela dei consumatori come il Codacons. La stessa afferma la necessità che le compagnie si adeguino inserendo la quarantena nei casi previsti per la compensazione. Fin quando, però, ciò non sarà reso esecutivo di default, i viaggiatori dovranno ricorrere a soggetti che li tutelino inviando per loro richieste di rimborso.
In questo No Problem Flight è sempre in prima linea a tutela dei passeggeri. 

Basterà inserire i dettagli del proprio volo e cliccare su “Verifica Indennizzo”: verrà mostrato subito:
1. se si ha diritto alla compensazione pecuniaria
2. a quanto ammonta il proprio indennizzo 

No Problem Flights gestirà tutto l’iter burocratico a proprie spese. Facile e trasparente con zero stress e zero rischi. 

 

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