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Reg. CE 261/04
Per avere diritto al risarcimento, il tuo volo deve arrivare a destinazione con almeno 3 ore di ritardo, ma cosa si intende esattamente per "orario di arrivo"? Il momento in cui l'aereo tocca terra? no.
Una sentenza fondamentale della corte di giustizia europea ha stabilito una regola precisa. Una regola che le compagnie aeree non possono ignorare e che spesso fa la differenza tra ottenere e non ottenere un risarcimento.
Per anni le compagnie aeree hanno interpretato la legge a loro favore. Consideravano l'orario di arrivo come il momento dell'atterraggio sulla pista (touchdown). Questo permetteva loro di "risparmiare" minuti preziosi e negare molti risarcimenti.
La corte di giustizia europea (sentenza c-452/13) ha messo fine a questa ambiguità.
Questo significa che tutto il tempo passato a rullare in pista o ad aspettare l'autobus per il terminal fa parte del ritardo.
Questa definizione è decisiva nei casi al limite della soglia delle 3 ore. Immagina questa situazione reale:
Con la vecchia interpretazione della compagnia, non avresti diritto a nulla, grazie alla sentenza della corte europea, invece, hai pieno diritto al risarcimento perché il ritardo effettivo ha superato le 3 ore.
Come puoi dimostrare l'ora esatta in cui si è aperto il portellone? E’ quasi impossibile per un passeggero.
No problem flights, invece, ha accesso a database aeronautici professionali. Possiamo verificare con precisione ogni fase del tuo volo, dall'atterraggio all'arrivo al gate fino all'orario esatto di apertura delle porte.
Pensi che il tuo ritardo sia al limite delle 3 ore? Non lasciare che la compagnia aerea giochi sui minuti. Facciamo noi una verifica precisa.
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